Visite Pavimento Pelvico

Il pavimento pelvico è un insieme di strutture (muscoli, legamenti e fasce) che supportano sia i visceri pelvici che quelli addominali.

E’ localizzato nel limite inferiore della cavità pelvica e nel limite superiore del
perineo estendendosi dal pube al coccige. Il pavimento pelvico é attraversato nella donna da 3 orifizi – in alto l’uretra ,la vagina al centro ed il retto in basso . Nell’uomo abbiamo lo sbocco uretrale ed il retto.
La contrazione dei muscoli del pavimento pelvico permettono la continenza urinaria e fecale nonché la funzione sessuale. Inoltre, il pavimento pelvico sostiene gli organi pelvici e addominali grazie alla loro azione di spinta degli organi in direzione opposta alla gravità o ad una pressione intra-addominale.

Cosi gli organi interni si mantengono nelle loro normali posizioni.
Diversi disturbi coinvolgono il pavimento pelvico: stipsi, incontinenza fecale (per feci o gas), incontinenza urinaria, ritenzione urinaria, urgenza minzionale e aumentata frequenza urinaria, dolore pelvico cronico, prolassi, vescica neurologica, disturbi sessuali, etc.

La valutazione in ambito fisiatrico del pavimento pelvico maschile e femminile è mirata alla diagnosi clinica della funzionalità di questo organo in particolare della sua capacità contrattile e di rilassamento, della sua coordinazione, della sua capacità di sostegno degli organi pelvici e di continenza fecale e urinaria.

La visita non può prescindere di una buona anamnesi ed una buona analisi dei sintomi (tipologia, esordio,
evoluzione, modalità di manifestazioni, correlazioni; frequenza). Comprende inoltre una valutazione di altri fattori che possono condizionare la funzionalità stessa del pavimento pelvico (disfunzioni posturali, disturbi neurologici, disfunzioni articolari bacino, etc), l’esclusione di altre possibili disfunzioni/patologie (diagnosi differenziali), la valutazione della funzionalità urinaria, fecale e sessuale in generale che spesso richiede la compilazione di questionari o scale di valutazione e la compilazione successiva di diari minzionali
o fecali.

Alla visita clinica si può associare una valutazione del residuo urinario post-minzionale tramite ecografia e la valutazione con EMG dinamico della muscolatura perineale (sistema di rilevazione elettromiografico tramite elettrodi di superficie e non ad ago). Questo sistema permette di quantificare la contrazione muscolare ma anche di rilevare disfunzioni dell’attività muscolare a volte non percettibili o poco percettibili con l’esame clinico nonchè la valutazione dell’attività muscolare in differenti posture.

Infine permette di effettuare valutazioni in dinamica o sia di valutare l’attività muscolare del pavimento pelvico durante movimenti del corpo come la deambulazione, il passaggio da seduto alla stazione eretta, etc grazie ad un sistema senza fili (blutooth ) che invia i segnali dal elettrodo al pc che il medico utilizza.
Per inquadramenti diagnostici definitivi e quindi adeguate scelte terapeutiche può essere necessario l’esecuzione di esami diagnostici di approfondimento come per esempio una RMN del bacino, uno studio di elettrofisiologia del pudendo, ecografie, Rx, urodinamiche, etc che il medico identifica in funzione della valutazione piuttosto di altre visite specialistiche.
Frequentemente i disturbi che coinvolgono il pavimento pelvico richiedono la collaborazione di più specialisti che devono comunicare e coordinarsi tra loro nella presa in carico del paziente.

Quando fare una valutazione?
Nella donna:
– A scopo preventivo: dopo il parto dove la muscolatura può essere particolarmente stressata e
quindi indebolirsi; in pre-menopausa o in menopausa quando la muscolatura può perdere trofismo
e capacità contrattile per la riduzione di estrogeni, pre- chirurgia pelvica in quanto in alcuni ambiti
chirurgici un migliore assetto posturale e tono muscolare può ridurre il rischio di disturbi successivi.

– In presenza di sintomi urinari, fecali, sessuali o dolore pelvico comparsi spontaneamente, in seguito
ad una patologia neurologica, trauma, ernia discale, post-parto o post-chirurgia
Nell’Uomo:
– prima di una chirurgia di prostatectomia – partire con una muscolatura con una migliore capacità
contrattile può ridurre il rischio di incontinenza post-chirurgica
– in presenza di sintomi urinari, fecali o sessuali, dolore perineale comparsi spontaneamente, in
seguito ad una patologia neurologica, trauma, ernia discale o post-chirurgia

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