Onde d’urto

Le onde d’urto utilizzate in terapia sono delle particolari onde acustiche ad alta energia di breve durata e di elevata pressione in grado di produrre un’azione diretta sui tessuti in cui si propagano.
L’onda d’urto non va confusa con l’onda ultrasonora che viene frequentemente utilizzata
sia a scopo diagnostico (nell’ecografia), sia a scopo terapeutico (in terapia fisica negli ultrasuoni).
A differenza dell’onda ultrasonora, che ha un andamento sinusoidale, l’onda d’urto, come detto, ha un andamento ad impulso e valori di pressione generati molto più elevati, mediamente 1000 volte superiori (circa 500 bar contro 0,5 bar).
Producono effetti biologici benefici, in quanto riescono a stimolare internamente i tessuti,
aumentando la vascolarizzazione locale, stimolando la neo-angiogenesi, inducendo le cellule a reagire e produrre delle sostanze antinfiammatorie e fattori di crescita.
Ne deriva un cospicuo interessamento nella rigenerazione stessa dei tessuti, stimolando l’attivazione dei naturali processi biologici di riparazione.
I grandi vantaggi delle onde d’urto sono la tollerabilità, la grande efficacia clinica dimostrata ed il numero ridotto di sedute necessarie (in genere un ciclo di 3 sedute).
L’uso di delle onde d’urto è nato nel campo urologico per la calcolosi renale , si è poi passati all’utilizzo di questa tecnica in diversi altri campi medici dove quello ortopedico è sicuramente ora il principale ambito di utilizzo.

Le patologie ormai avvalorate scientificamente riguardano:

Tessuti ossei
Ritardi di consolidamento/pseudoartrosi
Necrosi asettica testa omero/femore
Fratture da stress
Algoneurodistrofia

Patologie dei tessuti molli
Condrocalcinosi gomito, anca, ginocchio
Rigidità articolare spalla/gomito/anca/gin.
Calcificazione e ossificazione
Miositi ossificanti
Fibromatosi di muscoli, legamenti, fasce

Tendinopatie dei tessuti molli
Tendinopatia calcifica di spalla
Epicondilite laterale di gomito
Tendinite trocanterica
Tendinite della zampa d’oca
Tendinite post-traumatica di ginocchio
Tendinite del rotuleo
Tendinite del tendine d’Achille
Fascite plantare con sperone calcaneale

Le contro indicazioni:
– infezione acuta dei tessuti molli/ossa
– neoplasie nell’area da trattare

– epifisiolisi nel punto focale
– malattie della coagulazione del sangue
– gravidanza
– pazienti con pacemaker
– tessuto polmonare nel punto focale
– cervello, midollo spinale, grandi nervi nel punto focale (neurocranio, colonna vertebrale, costole)

Le onde d’urto focali e radiali
Le onde d’urto focali possono essere generate da 3 sistemi: elettroidraulico, elettromagnetico e piezoelettrico. I diversi sistemi di generazione delle onde d’urto danno origine a volumi focali di diverse dimensioni.
Con le onde d’urto focalizzate è possibile quindi regolare esattamente la profondita di penetrazione e focalizzare l’energia direttamente sull'area patologica da trattare.
Queste onde d’urto sono di assoluta pertinenza medica e possono quindi essere applicate solo da medici specializzati.
Le onde d’urto radiali vengono generata mediante uno speciale manipolo a forma di pistola la cui canna è chiusa all’estremità da un tappo metallico contro il quale viene lanciato, mediante aria compressa un proiettile d’acciaio (sistema ballistico). Dalla collisione si genera un’onda d’urto che, attraverso il tappo metallico, si diffonde espandendosi radialmente nella cute e nel primo strato sottostante di tessuto.
Questo sistema non genera onde d’urto focalizzate e pertanto l’energia, non può essere concentrata alla profondità desiderata durante il trattamento, e si disperde radialmente attraverso la cute per cui vengono utilizzate in genere per patologie molto superficiali. Le apparecchiature radiali richiedono inoltre un numero maggiore di onde d’urto e di sedute per la risoluzione di una patologia. Questi sistemi possono essere utilizzati da operatore non Medico (fisioterapisti).

 

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